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domenica 13 agosto 2023

Cinque consigli per dipingere perfettamente ad acquerello

 


Salve a tutti, e benvenuti nel mio blog!

A chi non piacciono gli acquerelli, con i loro colori tenui e le sfumature così delicate da apparire sognanti? Sicuramente molti di voi si saranno cimentati almeno una volta in questa bellissima tecnica pittorica, ma, una volta preso il pennello in mano per cominciare a dipingere, avrete sicuramente notato quanto in realtà sia difficile realizzare anche solo un semplice fiore. Se è così preparatevi a ricominciare ad usare gli acquerelli ormai dimenticati in fondo allo scaffale perché sto per darvi dritte e consigli che, sicuramente, vi daranno un grosso aiuto per migliorare il vostro acquerello. 

Prima di cominciare dovete sapere che l’acquerello è una tecnica molto difficile e più antica di quanto si pensi, ma, con la giusta pratica, si possono ottenere risultati davvero notevoli. Innanzitutto esistono diverse tecniche di acquerello, che possono sommariamente essere raggruppate in due categorie: gli acquerelli da illustratore, che sono quelli più delicati, che appaiono un po’ fiabeschi, e gli acquerelli più sfacciati e audaci, che ottengono un finish molto particolare e stravagante. L’acquerello è una tecnica molto versatile perché può essere usato assieme ad altre tecniche come acrilici, china, penne  e tempere. Prima di cominciare è buono sapere che il bianco non viene usato nella pittura ad acquerello (tranne che nelle tecniche miste) e che la carta migliore per questa tecnica è una carta di grammatura da 300 g , ma, sapendole trattare, possono essere usate anche carte inferiori a 300 g.


©: LabArtRavenna


  1. Tiraggio della carta e preparazione della base

É il primo passaggio che spesso viene trascurato da molti acquarellisti ma che può davvero cambiare il risultato del vostro acquerello, e va fatto sia su carte molto grammate che su carte poco grammate, altrimenti si formerà un’antiestetica grinza sulla carta acquerellata; con questo primo passaggio, invece, i vostri acquerelli verranno piatti e trasparenti. Solitamente, le carte migliori sono le carte da acquerello, fatte di cellulosa o o in fibra di cotone, che sono ideali per assorbire l’umidità emessa dall’acquerello distribuendo il colore in modo uniforme, ma può essere usata anche una carta da disegno adeguatamente preparata, anche se il risultato sarà più impreciso, poiché la carta da disegno manca dell’assorbenza della carta acquerellabile e potrebbero formarsi delle bolle nel vostro lavoro. Per completezza ho deciso di illustrarvi come preparare diversi tipi di carta:

  • Tiratura della carta ad acquerello: per prima cosa assicurare il foglio ad una tavoletta ( o a qualsiasi superficie abbastanza resistente) e, solamente nella parte anteriore, immergete un pennello piatto in un barattolo con dell'acqua e, dopo aver scaricato l’eccesso, spennellate la superficie in modo omogeneo con dei movimenti orizzontali per spandere le colle sul foglio in modo uniforme; successivamente, ripetete il passaggio con movimenti verticali. Appena sarà completamente asciugato in modo naturale il foglio sarà pronto per essere dipinto.

  • Tiraggio della carta da disegno non da acquerello: ripetete i passaggi descritti precedentemente, ma questa volta bisogna ripeterli in entrambe le facce del foglio (per fissare il foglio non usate lo scotch, ma bagnate prima i bordi e poi spostatevi sul resto del piano da lavoro), dopodiché fate asciugare il foglio pressandolo sotto pressa (o tra due basi pesanti) per farlo asciugare ben dritto.  

  • Tiratura del cartoncino da disegno: fissate il foglio su una base abbastanza resistente con delle puntine da disegno che dovranno essere fissate con colpi dolci di martello (fate attenzione a non dare colpi troppo duri perché avrete difficoltà a rimuoverle); dopo aver assicurato in questo modo ogni lato del foglio, spennellarlo con l'acqua solo su un lato, prima orizzontalmente e poi verticalmente.



2. Scegliere il giusto tipo di acquerello

Solitamente gli acquerelli possono essere di due forme: o in tubetto o in pastiglia. Dal punto di vista finale non c’è alcuna differenza tra i due tipi di acquerello (se diluiti con l’acqua), ma, dal punto di vista della comodità, gli acquerelli in pastiglia sono più comodi da usare all’esterno e possono essere facilmente portati con voi; i tubetti, invece, sono ideali per un acquerello più professionale ed, essendo la materia già pronta all’uso, non bisogna preparare il colore. Questi ultimi, però, vanno conservati in certe condizioni e con molta cura. La scelta del tipo di acquerello da utilizzare spetta a voi, in base alle vostre esigenze e preferenze.


 Acquerelli in pastiglia, ©:Google


Acquerelli in tubetto, ©:Google



3. Scegliere le giuste tecniche per realizzare campiture e sfumature

Innanzitutto per le grandi campiture è necessario utlizzare un pennello piatto o un pennello a punta superiore al 6, tipo un 10 o un 12, perché non si può realizzare una campitura di grandi dimensioni con un pennello piccolo. Per realizzare le campiture possono essere usate due tecniche: del bagnato su asciutto del bagnato su bagnato.

  • Tecnica del bagnato su asciutto. preparate il colore e intingervi il pennello già bagnato, dopodiché stendete il colore sulla tela con dei movimenti omogenei e far asciugare

  • Tecnica del bagnato su bagnato: stendere l’acqua sulla superficie da lavoro con il pennello e lasciate riposare circa una ventina di secondi 


©:Google

Una delle cose più difficili della pittura ad acquerello è realizzare delle sfumature omogenee e gradevoli alla vista; in effetti, delle sfumature realizzate bene possono dare più profondità al vostro lavoro rendendolo più interessante. Vediamo le diverse tecniche per realizzare la sfumatura perfetta:

  • Tecnica per sovrapposizione: fate una prima passata uniforme con il colore e fate asciugare; dopodiché ripassare il colore sul colore già asciutto ma fermarsi un po' prima (circa a tre quarti) e lasciare asciugare. Ripetete il passaggio fino ad ottenere la sfumatura desiderata

  • Tecnica per diluizione: passare una striscia di colore sulla superficie da lavoro. Con un cucchiaino d’acqua allungate il colore nella pastiglia ( o nella tavolozza) e mescolate; quindi allungate la passata di colore fatta prima. Procedere ripetendo il passaggio finché non avrete ottenuto la sfumatura desiderata

  • Tecnica per compensazione di colore: passate il colore sulla superficie, sciacquate bene il pennello e asciugarlo bene in una pezza; dopodiché posizionate il pennello leggermente sotto il colore passato e cominciate a spennellare dal basso verso l’alto con movimenti a zig zag raccogliendo il colore e portandolo verso il basso, in questo modo si creerà una sfumatura. Ripetere i passaggi per ottenere più sfumature


4.
Cambiare l’acqua 

Per quanto possa sembrare scontato, non cambiare l’acqua durante la pittura può seriamente rovinare il vostro lavoro: se l'acqua è troppo sporca o troppo piena di colori miscelati insieme, il pennello assorbe tutto il materiale contenuto e può sporcare la vostra pittura, andando a rovinarla. Per questo è altamente consigliato cambiare l’acqua se troppo sporca o quando si deve cambiare colore.


5. Disegnare lo schizzo

Questo passaggio è facoltativo per gli artisti più esperti, ma, soprattutto per chi è alle prime armi, fare uno schizzo di ciò che si vuole realizzare può davvero essere di grande aiuto. Un consiglio per risolvere il problema delle antiestetiche linee a matita è quello di ricalcare, magari con un pennello a punta sottile, le linee a matita con l’acquerello. Chi invece è più pratico può provare invece a realizzare lo schizzo direttamente con gli acquerelli: il risultato sarà un disegno dall'effetto tridimensionale.


Questi sono degli accorgimenti per aiutarvi a dipingere più facilmente con gli acquerelli, ma ricordate che è solo la pratica che rende perfetti. Spero che questa guida possa esservi d’aiuto, e fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate e se avete degli ulteriori suggerimenti !

Al prossimo post!




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